“Le ultime notizie sulla paventata chiusura del Punto Nascite dell’Ospedale di Sapri confermano ancora una volta che ci troviamo di fronte ad un livello inaudito di irresponsabilità e di gioco al massacro“. Così si esprime il Comitato di Lotta a difesa dell’ospedale di Sapri dopo che, nelle ultime ore, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha annunciato di aver saputo che probabilmente il parere in merito alla deroga dei due Punti Nascita di Polla e di Sapri sarà negativo. Lo stesso governatore, inoltre, ha esortato i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle a fare leva sul ministro della Salute, Giulia Grillo, affinchè si esprima positivamente sulla deroga richiesta. Quest’ultima ha ufficialmente fatto sapere che, come è ormai noto da tempo, sull’apertura dei Punti Nascita si esprime il Comitato Percorso Nascite nazionale dopo una valutazione di una serie di parametri, tra cui il numero dei parti all’anno.
“Le istituzioni politiche, la Regione Campania e il Governo, – dichiarano i membri del Comitato di Lotta – nel continuo balletto e rimpallo di accuse dimostrano ancora una volta inconcepibile grettezza etico—politica, prigionieri della loro ossessione principale, ovvero la campagna elettorale, rinunciando ad assumere chiare e definite scelte di politica sanitaria, in favore delle reali esigenze dei cittadini. L’unica scelta evidente è quella di utilizzare le sacrosante istanze della popolazione a fronte della loro mediocre e stanca polemica politica. Il popolo è stanco! Se fossimo in presenza di uomini politici veri, avrebbero già trovato la soluzione al problema. Ma siamo di fronte a tigri di cartone, che parlano il linguaggio doppio della polemica e della strumentalizzazione. Il popolo si è stancato e il quarantennale della gloriosa rivolta saprese per l’apertura dell’ospedale entrerà anch’esso nella storia della lotta popolare, contro l’indifferenza immorale e la irresponsabilità politica delle attuali classi dirigenti“.
Il Comitato di Lotta per l’ospedale di Sapri fa sapere che continuerà a battersi “affinché i responsabili politici assumano decisioni definitive evitando, ancora una volta, lo scempio sul nostro già martoriato territorio“. Il Comitato decreta quindi lo stato di agitazione e dichiara di adottare ogni forma di lotta necessaria per ridare la vita all’ospedale di Sapri.
– Chiara Di Miele –
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