I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Potenza hanno arrestato, in flagranza di reato, Yuri Marino, di 21 anni, per estorsione ai danni di un 15enne di Potenza.
L’attività investigativa sfociata nell’arresto, svolta dalle Fiamme Gialle e coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza, si è sviluppata grazie alla denuncia del ragazzo, al suo elevato senso civico e dei suoi genitori che hanno anche coraggiosamente collaborato alle indagini.
Sulla base degli elementi investigativi raccolti e fatta salva la presunzione d’innocenza, l’indagato, avvalendosi anche della capacità d’intimidazione derivante dalla differenza di età fra lui e la vittima, aveva iniziato a minacciare il minorenne e a richiedergli somme di denaro via via più rilevanti in cambio della sua “protezione” da presunte aggressioni di giovani presenti sul territorio potentino.
Sulla scorta degli indizi acquisiti è emerso che in tre mesi il 15enne sarebbe stato costretto a versare all’indagato circa 20.000 euro che sottraeva dalle disponibilità di cassa dell’azienda paterna.
Proprio il padre, accortosi degli ammanchi di denaro, è riuscito a farsi raccontare dal figlio, inizialmente intimorito, la dinamica dei fatti e la ragione effettiva per cui si era verificata la sottrazione del denaro dalle casse aziendali. Dunque, è stata subito sporta denuncia alla Guarda di Finanza.
In soli due giorni le attività investigative hanno avuto riscontro fino all’arresto in flagranza del presunto estorsore che, secondo quanto ricostruito ed accertato a livello di gravità indiziaria, aveva nuovamente avvicinato il 15enne e tentato di riscuotere una ulteriore rata dell’estorsione. Proprio in questa occasione, la Guardia di Finanza è intervenuta e lo ha arrestato.
Nella medesima circostanza è stata, inoltre, sequestrata un’auto dal valore di circa 15.000 euro acquistata nella mattinata del 16 settembre dall’indagato con il provento dell’attività estorsiva.
Yuri Marino è stato poi condotto presso la Casa Circondariale di Potenza dove l’arresto è stato convalidato dal GIP locale che ha poi emesso l’ordinanza di custodia cautelare a carico dell’indagato.