Un silenzio assordante e tante lacrime hanno accolto questo pomeriggio a Polla Terenzio Volonnino e Vittorio Isoldi, i due giovani di 23 e 29 anni che hanno perso tragicamente la vita sabato scorso in un incidente sulla Provinciale Teggiano-Polla.
I due amici, appassionati di motori, si sono scontrati con un Fuoristrada Hyundai condotto da un uomo di Teggiano e una Fiat Punto con a bordo quattro ragazzi sempre di Teggiano.
Gremita la chiesa del Cristo Re dove centinaia di persone si sono recate per dare l’ultimo saluto ai due giovani e si sono strette in modo composto intorno al dolore straziante e insanabile delle due famiglie e degli amici ancora increduli. Terenzio e Vittorio erano molto conosciuti e l’intero Vallo di Diano ed anche il Tanagro, sconvolti per la grave perdita, hanno mostrato vicinanza a tutta la comunità pollese dove in occasione delle esequie il sindaco Massimo Loviso ha proclamato il lutto cittadino.
Momenti di forte commozione hanno segnato la cerimonia officiata dal Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro S.E. Mons. Antonio De Luca insieme a don Antonio Calandriello e don Luigi Terranova.
“Fratelli e sorelle la morte ha steso la sua terribile ombra sulla nostra comunità e quando lei arriva rischia di soffocare la preghiera che diventa sempre più difficile, toglie la parola e toglie la gioia per sempre. Abbiamo pregato, sperato che tutto ciò non fosse vero. Quando la morte si avvicina non accetta nessuna trattativa – commenta Padre Antonio durante l’omelia -. Ci siamo piegati di fronte a questa triste situazione. Una tristezza che ha toccato tutta la comunità del Vallo di Diano e la nostra Diocesi che in questo momento si stringe intorno ai genitori. Le parole possono risultare inutili, questo momento è di gran silenzio. L’ultima parola che pronunciamo è quella della speranza. Per noi cristiani la morte non è la fine di tutto. Abbiamo detto che Vittorio e Terenzio resteranno perennemente giovani negli affetti e davanti al trono di Dio. In questo momento il nostro silenzio può essere attraversato dalla preghiera e chiedere al Signore il dono della consolazione”.
Presenti, tra gli altri, il sindaco di Polla, il sindaco di Pertosa Domenico Barba e il consigliere regionale Corrado Matera.
“È difficile in questi momenti esprimere dei pensieri, solo le lacrime riescono ad esprimere lo sconforto che si prova. Un tragico evento che ha commosso tanti di noi. Davvero una pena che lascia attoniti. Perdiamo due figli della comunità, due validi giovani sempre attenti e premurosi. Non è possibile né accettabile trovare la morte nel fiore dei loro anni. In un momento così tragico lascio lo spazio al silenzio che rappresenta la profonda contrizione della nostra comunità”, commenta Loviso.
Il primo cittadino di Pertosa, comunità di cui è originario di padre di Vittorio, ha sottolineato come “la morte in sé non fa paura ma si ha paura di quando dobbiamo fronteggiare qualcosa. È difficile da superare il lutto e il distacco che non danno pace all’anima e al cervello che è abituato a cercare delle risposte. Si vive cercando di dare un senso che non si trova. Non si ha pace e non si ha un senso. È difficile ma bisogna provare a resistere e si può solo con l’aiuto e la vicinanza. La comunità intera si stringe alle famiglie e le abbraccia. Proviamo a pensare al vissuto che ci rimanda all’essenza. La vita in questo caso diventa essenza quando non ci dimentichiamo il loro esempio. Ricordiamolo e stiamo vicino alle famiglie”.
All’uscita dalla chiesa i feretri sono stati accompagnati dal rombo dei motori delle auto e dei camion, dalla canzone “Gli angeli” di Vasco Rossi, dai palloncini bianchi e dai tanti applausi.