Sette mesi di attesa per poter effettuare un esame ecocolordoppler TSA presso l’ospedale “Luigi Curto” di Polla. A denunciarlo sono alcune persone che hanno chiamato il CUP per prenotare l’esame e si sono sentite dire dall’operatore che avrebbero dovuto attendere fino all’estate del 2015 prima di poter fare questo esame.
Una persona in particolare ha avuto come prima data utile un giorno del mese di aprile del 2015 ed è stata costretta a rinunciare alla prenotazione e a rivolgersi ad una struttura privata.
Non contenti abbiamo provato a chiamare al CUP dell’ASL questa mattina per conto di una persona che ha la necessità di effettuare questo esame e abbiamo scoperto che i tempi di attesa sono quasi raddoppiati perchè l’operatrice, che è bene chiarire non ha alcuna responsabilità in merito, ha dato come prima data utile il 1 luglio del 2015, ossia tra sette mesi.
L’ecocolordoppler TSA ovvero dei tronchi sovraortici è uno degli esami più richiesti ed è utilizzato per studiare e monitorare arterie e vene che nutrono le strutture del capo, e per la diagnosi delle malattie cerebrovascolari, riconoscere le lesioni aterosclerotiche (placche). Viene richiesto anche per la diagnosi di aneurisma o per lo screening di pazienti con fattori di rischio cardiovascolare (ipertensione arteriosa, diabete, ipercolesterolemia, fumo, ecc.).
Di recente al “Curto” sono arrivati degli ecografi nuovi che sono stati consegnati a diverse unità operative (radiologia, nefrologia, chirurgia e urologia) però nessuno di questi ecografi ha rimpiazzato quello utilizzato per l’ecocolordoppler TSA che, allo stato attuale, viene effettuato con un apparecchio costruito nel 1998, ossia 16 anni fa.
– Erminio Cioffi –
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Giusto quanto scitto devo fare questo esame che devo portare per la visita diabetologica fissata per aprile e devo farla privata.E anche per altre visite non si riesce a coordinare niente ese non si va al privato non riesci a portare alcuno esame richiesto. Tanta gente si sta rivolgendo in asl basilicata o a pagamento.
Bisogna rimboccarsi le maniche e non aspettare sempre che gli altri facciano. Ma lamentarsi sempre è più semplice e si fatica poco.
Ma apparte il fatto che non si tratta di una cosa facile,e anche ovvio che non e nemmeno impossibile,e che queste cose sono identiche,in tutte le zone del mondo,e in questo caso con queste questioni,deve essere presente,una forte cordinazione,precisione,e semplicita,dove dovra funzionare SOLO in questo Modo…….,si dovra decidere il numero dei pazienti,da gestire,,,,,,,capire quante OPERAZIONI e in grado di fare la macchina al giorno di 8 ore lavorative…….. – se le richieste sono di piu allora si dovra lavorare con due turni,dalle 6 alle 14.00 -e dalle 14.00 alle 22.00 – in queste 16 ore si dovra creare quel numero di pazienti che la macchina puo SERVIRE ———- E poi si dovra creare la pianta del servizio,che dovra funzionare in questo senso. Es: 20 pazienti in 16 ore di servizio – L´Urgenza inclusa,e con gli appuntamenti di 20 pazienti al giorno,e quando e necessario anche con qualche ora di straordinario,e cosi si serve il publico a fila indiana,riducendo del 60 % I TEMPI DI ATTESA: Buon Lavoro.-
Bisognerebbe denunciare i ir-responsabili dell’asl per pubblico servizio denegato.
A stretto giro ci toglieranno sulla scia del tribunale anche l’ospedale, ormai sempre più pazienti si rivolgono altrove, perché anche per altri tipi di esami e/o visite specialistiche ci sono tempi di attesa enormi.
Per prenotare una ecografia renale mi hanno dato disponibilità fra due mesi.