Il padre di Fabio, dal 1944 al 1953, fino all’età di nove anni, ha vissuto presso la Certosa di San Lorenzo a Padula, quando questa era Orfanotrofio dell’Opera Nazionale per il Mezzogiorno voluta da Padre Giovanni Semeria e Padre Giovanni Minozzi.
Una storia raccontata spesso al figlio, storia ricca di gioco del pallone, di amicizie e complicità che la Certosa di San Lorenzo, che fino agli anni ’60 ha ospitato circa 1000 orfani e bisognosi, ha saputo narrare. E quei racconti, un po’ sbiaditi per colpa del tempo, hanno generato grande interesse nel figlio, fino a portarlo, qualche giorno fa, a calpestare i luoghi dove il padre, da piccolo, ha vissuto parte della sua infanzia segnata dalla guerra e da un destino non sempre amico.
Un sogno che si è realizzato in questi giorni allorquando Fabio, 34 anni, decidendo di percorrere l’Italia in bicicletta, ha raggiunto Padula dove ha chiesto ed ottenuto ospitalità presso la Caritas diocesana
“Visitare i luoghi dove mio padre ha passato sei anni della sua vita, in un posto così incantevole come la Certosa, è stata un’esperienza straordinaria – ha detto Fabio – l’occasione, inoltre, è stata propizia per sperimentare la generosità e la disponibilità della gente di questi posti che mi ha letteralmente commosso”.
Fabio, infatti, ha trovato subito accoglienza presso la sede della Caritas dove è stato ospite e dove ha potuto riposare dopo le fatiche del viaggio.
Prima di riprendere il suo viaggio di ritorno ad Asiago, dove i suoi genitori adesso abitano, in sella alla sua bicicletta, e dopo aver ringraziato i responsabili della Caritas della diocesi di Teggiano-Policastro, ha espresso l’eventualità, un giorno, di potervi portare anche il padre, che non è mai più ritornato in Certosa.
“E porterò con me sempre il ricordo di questo splendido monumento e il senso di accoglienza che ho percepito a Padula. Grazie”
– redazione –
Bj fait le possible de venir a la réunion des anciens orphelins de la certosa au mois de septembre je suis sur qu il rencontrera des orphelins de la période 1944 1953
La serendipity di Fabio nella certosa non è stata evidenziata! Voleva vedere la cella n. 3 (dove suo padre aveva dormito) e ha visitato invece la n. 6 sito della raccolta fotografica-documentale degli orfani, il cosiddetto “Museo dei ricordi”, che ha suscitato in lui un apprezzaamento e ammirazione esternato sul registro di presenza posto nella cella stessa.