L’entrata in vigore della direttiva europea che dice basta agli orari non-stop dei medici negli ospedali sta avendo, come prevedibile, delle ripercussioni anche sull’ospedale “Luigi Curto” di Polla. Ripercussioni che sono amplificate anche a causa della ormai atavica carenza di personale medico che rende già la vita particolarmente difficile a medici e paramedici che lavorano nel nosocomio pollese. In ospedale si respira un clima di sfiducia e rassegnazione da parte della maggioranza degli operatori sanitari.
A risentire del tetto imposto agli orari di lavori sono stati tutti i reparti come ad esempio è il caso della chirurgia dove da tre sedute operatorie settimanali si è stati costretti a passare quasi sempre ad una sola seduta operatoria con una drastica riduzione del numero di interventi e di fatto vengono trattate quasi sempre soltanto le urgenze chirurgiche.
La carenza dei medici mette a dura prova la continuità assistenziale ovunque perchè con i reparti sotto organico e con un numero di ore lavorative che non può sforare il tetto previsto dalla direttiva europea diventa difficile garantire una copertura continua. Basti pensare che ci sono situazioni di reparti dove di turno c’è un solo medico e nello stesso tempo potrebbe trovarsi a fronteggiare le visite in reparto, una consulenza al pronto soccorso e magari qualche consulenza in altri reparti.
Il primo risultato che si avrà con questa situazione è l’accorpamento dei reparti ed in questo modo ci sarà anche una cospicua perdita di posti letto oltre che di competenze specialistiche. In molti vedono questa prima conseguenza come preludio a quella più nefasta, ossia la chiusura dell’ospedale.
– Erminio Cioffi –
Ohh poverini prima era una scelta anzi una consuetudine. Adesso è un dovere . chissà se istituiscono una scuola di doveri. ……….
Ormai sappiamo tutti che la carenza di personale costituisce il “male assoluto” degli Ospedali e del Sistema Sanitario in generale, soprattutto in Regione Campania. E’ dunque la politica regionale e i Vertici che attualmente governano la nostra Regione che possono risolvere il problema.
Ci auguriamo che da parte di chi governa la Regione si prenda coscienza di questo e che tanti giovani Medici (ed anche Infermieri) possano essere assunti negli Ospedali regionali a breve termine.
Ormai non se ne può più del blocco delle assunzioni ! Per risolverlo i Sindaci, già in difficoltà per governare bene i rispettivi Comuni di competenza, possono fare poco o nulla, esattamente come è purtroppo avvenuto nel passato…… La sanità è governata dalla Regione, tramite le Aziende Sanitarie Locali e le Aziende ospedaliere, che hanno le competenze in merito.
Ormai sta tutto nelle mani e nella mente di Vincenzo De Luca, che se sbloccherà la situazione, avrà sicuramente i complimenti e la gratitudine di tutti Cittadini della Campania!
…è iniziata la rottamazione…
Sindaci del vallo….. adesso pensate alle pale eoliche di Brienza fatemi vedere cosa sapete fare…..
Nei piccoli Comuni del Vallo di Diano,tutti inferiori a 15.000 abtanti, dove NON esiste il ballottaggio e si è eletti anche con 1 SOLO voto in più, i Sindaci ,in pratica, hanno SOLO funzioni STATALI: Ufficiale di Anagrafe, Ufficiale di Stato Civile, Autorità di Pubblica Sicurezza (NON esiste nemmeno un Commissariato di Polizia),Ufficiale di Polizia Giudiziaria nei Comuni in cui NON esiste un Comando Stazione Carabinieri :. Salvitelle, Pertosa, Atena Lucana, Sant’Arsenio, San Pietro al Tanagro,San Rufo,Monte San Giacomo, Casalbuono.Come possono pensare alla Sanità se NON sono POLITICI?
Tutta colpa di quei sindaci che hanno tradito il loro territorio