La UIL FPL denuncia l’ulteriore smacco subito dall’ Ospedale di Polla, “unica realtà sanitaria di questo vasto territorio: nella bozza del nuovo piano ospedaliero sparisce il punto nascita”, si legge nel comunicato stampa.
“Verrebbe da commentare: nulla di nuovo sotto il sole del Vallo di Diano. Sembra una banalità questa affermazione, ma per chi subisce sulla propria pelle questi fatti risulta essere di una drammatica evidenza, a cui occorre assolutamente e velocemente porre rimedio” – continua la nota – “La pubblica opinione valdianese deve mobilitarsi indignata per questo ulteriore esproprio, che non tiene in nessun conto delle specificità territoriali del Vallo di Diano e dell’avvenuta chiusura di altri 2 punti nascita viciniori di Eboli e di Oliveto Citra”.
“L’equilibrio finanziario nella sanità nella Regione Campania continua a realizzarsi non attraverso il taglio degli sprechi – sottolinea la UIL FPL – ma esclusivamente attraverso la sottrazione di servizi essenziali alle popolazioni periferiche”.
– redazione –

E’ semplicemnete assurdo, sia per le distanze da percorrere per arrivare dal Vallo di Diano a Sapri oppure a Vallo della Lucania, sia per il numero delle nascite che a Polla sono superiori sia a quelle di Vallo della L. che di Sapri.
Sarebbe molto più logico che la popolazione del Golfo di Policastro facesse capo al punto nascita di Vallo della Lucania (circa 35-45 Km) e che quella del Vallo di Diano continuasse a rivolgersi al nosocomio di Polla. Invece con la ipotesi prevista dal piano ospedaliero per raggiungere Sapri bisogna percorrere, dal Vallo di Diano, circa 75 Km e per Vallo della L. circa 110 Km.
Ma veramente vogliono far credere che le scelte siano dettate dalla “logica” e dalle opportunità di poter contenere i costi ed i disagi per i cittadini-utenti?
A mio giudizio bisogna invitare i Sindaci ed i Politici di questo territorio a ribellarsi o a dimettersi, perchè essi ( e solo essi) non sanno rappresentarci e non sono capaci di difendere i diritti del comprensorio.
Per la penosa vicenda del Tribunale nè un solo sindaco ha minacciato di rinunciare alla propria carica, come se il problema riguardasse solo il Sindaco di Sala C. e gli avvocati. In questa occasione il problema non riguarda i ginecologi o il resto del personale del punto nascita, bensì tutti i cittadini dei Comuni del Vallo di Diano e non si può restare indifferenti ed in attesa degli eventi.
E’ un problema di scelte partitiche e politiche, che purtroppo ci continuano a mortificare!
chiedetelo ai ginecologi!!
vi siete chiesti perché nel 2014 a Lagonegro , un ospedale “piccolo” (3 stanze del re. maternità) ha fatto registrare esattamente il triplo di nascite di Polla che serve un bacino di quasi 100.000 utenze?