Assolto perchè il fatto non sussiste. E’ con questa formula piena che si è concluso il processo penale, svoltosi presso il Tribunale di Lagonegro, a carico dell’ex sindaco di Sala Consilina, Gaetano Ferrari, che lo ha visto imputato con l’accusa di interruzione di pubblico servizio insieme ad Attilio De Nigris, Dirigente del Comune di Sala Consilina.
Entrambi furono rinviati a giudizio per la mancata consegna delle chiavi, nel settembre del 2013, dell’edificio che ospitava il Tribunale di Sala Consilina, dopo l’entrata in vigore della riforma della geografia giudiziaria che soppresse il Palazzo di Giustizia valdianese accorpandolo a quello di Lagonegro. La Procura della Repubblica, a causa della mancata consegna delle chiavi, aveva aperto un fascicolo e la successiva attività degli inquirenti aveva condotto al rinvio a giudizio nel 2015.
Questa mattina, al termine della discussione in aula, il giudice D’Ambrosio ha assolto Ferrari e De Nigris. Ci vorranno 90 giorni per conoscere la motivazione della sentenza di assoluzione.
I due sono stati difesi in aula dall’avvocato Enzo Vita che ha espresso enorme soddisfazione per l’esito del procedimento. “Giustizia è stata fatta – ha dichiarato il legale – per un episodio che aveva coinvolto ingiustamente non solo l’ex sindaco Ferrari e il Dirigente De Nigris, ma l’intera comunità che, all’epoca dei fatti, protestava giustamente per la soppressione del Tribunale. Quest’ultimo aveva ragione di esistere a Sala Consilina, come ho spiegato questa mattina nella mia arringa, dunque la rabbia di quei giorni era dettata da un fatto che amareggiava e non di poco tutta la popolazione“.
– Chiara Di Miele –
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