– Riceviamo e Pubblichiamo – da Roberto De Luca, responsabile Codacons Vallo di Diano
Nei giorni scorsi abbiamo fatto due appelli urgenti alla Procura di Lagonegro, via posta certificata, con ricevuta di accettazione da parte del Tribunale di Lagonegro ma a entrambe le istanze non è stata data nessuna risposta nei fatti e nemmeno per iscritto.
Ricordiamo i nostri interventi: nel primo, datato 16 agosto 2014, per chiedere il sequestro e la bonifica de fiume Cavarelli; il secondo, in data 23 agosto 2014, per chiedere che le disinfestazioni previste per la notte del 25 agosto, ore 24.00, in vari paesi (in contemporanea) del Vallo di Diano venissero fermate.
A Sassano, i bambini possono ancora tranquillamente accedere al Parco “Paolo Borsellino” in prossimità dei fanghi depositati nel letto del fiume in anni di sversamenti illeciti. A settembre inizieranno le lezioni e la Scuola Primaria e dell’Infanzia, il cui edificio viene lambito dal fiume Cavarelli, verrà popolato di alunni.
A Sala Consilina, da quanto apprendiamo dal Comando di Polizia Municipale, la disinfestazione non è stata effettuata solo perché la ditta che ha preso in appalto dall’ASL lo spargimento notturno di insetticidi (inutile e dannoso, secondo i ricercatori del CNR – si veda www.infozanzare.info) non ha potuto materialmente effettuare il “servizio” per la collettività.
Quello che potevamo fare l’abbiamo fatto. Di più non possiamo. Sembra, tuttavia, che il cittadino sia disperatamente solo e che il diritto alla salute stia per diventare solo parte di un articolo della Costituzione Italiana.
– Roberto De Luca – Responsabile Sede CODACONS Vallo di Diano –
Il gentile e giustamente preoccupato lettore Sergio può leggere una parte della risposta alla sua domanda in questo post. http://robertodeluca.blogspot.it/2013/02/atti-pubblici.html?m=1 . Grato dell’attenzione. RDL
GRAZIE ALLE ISTITUZIONI LOCALI CHE SI FANNO SENTIRE E STRINGONO LA MANO SOLO IN OCCASIONI ELETTORALI E IL POPOLO TUTTO GLI DA RETTA DA PERFETTI PECORONI……..E LA BONIFICA DEI TERRENI INQUINATI ANCORA COLTIVATI IN ZONA ATENA LUCANA MA RIENTRANTI NEL TERRITORIO SANT’ARSENESE, CHE FINE HA FATTO? INTANTO I MORTI PER CANCRO E TUMORE AUMENTANO