Lo scorso giugno l’articolo di presentazione e di lancio del nuovo liquore del Vallo di Diano. E ora, a distanza di 6 mesi, è possibile tracciare un primo bilancio dell’attività. Stiamo parlando dell’Amaro Teggiano, liquore dolce, prodotto dall’infusione di erbe valdianesi. Un progetto imprenditoriale nato dall’iniziativa di 3 giovani, ovvero le sorelle Anna e Vincenza Tropiano, figlie di “Tanino”e di Enzo Sorbo, casertano trapiantato a Teggiano. Un progetto che, lo scorso 10 dicembre, ha anche ottenuto il riconoscimento “Innovazione del prodotto” dalla Camera di Commercio di Salerno.
“Non ci aspettavamo di ottenere questi risultati in così breve tempo – spiegano – Quando siamo partiti, eravamo consapevoli di aver coronato un sogno ma anche del fatto che erano tante le incognite e le difficoltà. A distanza di sei mesi, abbiamo ottenuto grandi soddisfazioni, ma sappiamo che la strada è ancora lunga. In tutto questo tempo abbiamo avuto l’onore e la fortuna di ricevere tanti apprezzamenti per il nostro lavoro e per il liquore. E abbiamo avuto modo di partecipare a diversi eventi ed incontrare tante persone, anche famose, in particolare cantanti, che, attraverso il liquore, hanno scoperto anche Teggiano ed il Vallo di Diano. Ciò è stato possibile anche grazie a “Davimedia”, rassegna culturale dell’Università di Salerno, della quale siamo l’unico partner ufficiale per il Vallo di Diano.
Limitandoci al Vallo – aggiungono – sono sempre di più i locali che richiedono il nostro Amaro. Anche i turisti sono molto curiosi di provarlo e alcuni di loro lo portano via, come una sorta di ricordino del paese. Insomma, c’è il liquore ma insieme ad esso c’è Teggiano e tutto il territorio.
La richiesta è stata forte anche da parte dei teggianesi che vivono nel nord e sud America e stiamo cercando di fare il massimo per crescere e migliorare. Non ci fermiamo mai. Abbiamo molta carne al fuoco e tante idee e progetti che si concretizzeranno in questo nuovo anno”
– Cono D’Elia –
