La provincia di Salerno avrĆ la sua voce nell’intergruppo parlamentare che lavorerĆ sulla Strategia nazionale per le Aree interne, il piano di rilancio dei comuni periferici che punta a invertire la tendenza allo spopolamento e alla sottrazione di servizi.
Tra i quattro parlamentari chiamati a costituire l’organismo ĆØ stata infatti individuata la deputata salernitana Anna BilottiĀ del Movimento 5 stelle, che comporrĆ l’intergruppo insieme ai colleghi siciliani Filippo Perconti e Antonella Papiro e alla deputata Elisa Tripodi di Aosta.
La Strategia nazionale per le Aree interne (Snai) ha il duplice obiettivo di adeguare la quantità e la qualità dei servizi di istruzione, salute e mobilità e di promuovere progetti di sviluppo che valorizzino il patrimonio naturale e culturale di questi territori, puntando anche su filiere produttive locali e generando così nuove opportunità di lavoro. In tutta Italia sono state individuate 72 aree di interesse in cui intervenire, con il coinvolgimento di 1077 comuni.
Nel Salernitano il piano si concentra in questa fase in 29 comuni del Cilento interno: Aquara, Bellosguardo, Campora, Cannalonga, Castelcivita, Castelnuovo Cilento, Castel San Lorenzo, Ceraso, Controne, Corleto Monforte, Felitto, Gioi, Laurino, Magliano Vetere, Moio della Civitella, Monteforte Cilento, Novi Velia, Orria, Ottati, Perito, Piaggine, Roccadaspide, Roscigno, Sacco, Salento, Sant’Angelo a Fasanella, Stio, Valle dell’Angelo e Vallo della Lucania, quest’ultimo individuato come polo intercomunale di riferimento per tutti gli altri centri.
La Strategia sarĆ avviata utilizzando fondi comunitari e risorse dedicate in Legge di StabilitĆ . Sono previsti la riorganizzazione dei plessi scolastici o la realizzazione di nuovi plessi di qualitĆ in
posizione baricentrica nellāarea, la riorganizzazione dellāofferta sanitaria in modo da assicurare a tutti i residenti rapiditĆ dei servizi di emergenza e avvicinamento di servizio ai pazienti per la diagnostica, lāadeguamento dei servizi di trasporto.
Questi interventi saranno approvati in appositi Accordi di programma quadro fra Enti locali, Regioni e Amministrazioni centrali. Le aree-progetto e i relativi Accordi entreranno a far parte di una Federazione di progetti per le aree interne che avrĆ il compito di monitorare il rispetto dei tempi previsti e degli esiti, ma anche di fornire assistenza in merito alle criticitĆ e accesso a una banca dati delle pratiche.
“Nel corso degli anni le nostre aree interne hanno sofferto di un progressivo spopolamento che ĆØ andato di pari passo alla riduzione dei servizi essenziali – commenta la deputata Anna Bilotti – Sono venuti meno ospedali, istituti scolastici e nel contempo non si ĆØ supplito alle distanze dai poli di servizio con un miglioramento della mobilitĆ e della rete stradale. Il risultato ĆØ stato un impoverimento del territorio. Oggi noi abbiamo la possibilitĆ di invertire questa tendenza, sfruttando le opportunitĆ offerte dalla Strategia nazionale per le Aree interne per valorizzare tutte le potenzialitĆ che in quei territori ci sono, ma che senza un’adeguata politica di intervento rischiano di rimanere inespresse”.
– Antonella D’Alto –
