Era stata pensata per collegare l’area degli Alburni e del Calore, un asse viario tra Aquara, Castelcivita, Controne, Postiglione e Serre che per il primo progetto del 1986 doveva “rilanciare le aree depresse.” Dopo 20 anni è ancora uno scheletro di 5 km, che deturpa il paesaggio di Aquara.
Ora torna nell’agenda politica, e qualche giorno fa i deputati Sabrina Capozzolo e Simone Valiante hanno scritto al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti chiedendo azioni “per intraprendere e assicurare una veloce ripresa dei lavori a favore di una infrastruttura fondamentale per gli Alburni, la Valle del Calore e l’intera provincia.”
L’interrogazione fa riferimento anche alle azioni messe in campo dal governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, con un decreto di 5 milioni di euro per le opere già eseguite. Il senatore del Pd, Tino Iannuzzi fa sapere sul suo profilo facebook che “sono in via di predisposizione gli atti per riconfermare anche il finanziamento di altri 16 milioni di euro, necessari per ultimare il primo lotto” e fa un riferimento“agli sforzo per un ulteriore finanziamento di circa 20 milioni di euro per completare la restante tratta.”
Dalla Comunità Montana degli Alburni, che è l’ente che riunisce i sindaci dell’area interessata, il Presidente Pino Palmieri spiega che “su input dell’ente montano il senatore Francesco Aracri di Forza Italia ha presentato un’interrogazione per ripensare ad un’ opera che avrebbe un impatto positivo”. In tono polemico Palmieri aggiunge però “doveva essere completata 20 anni fa, con la politica del leva e metti non si va da nessuna parte e mi auguro che questa volta sia quella giusta, i soldi o subito per terminare la Fondovalle o stanziamoli per riqualificare la viabilità esistente”
Il progetto Fondovalle Calore dagli anni ’80 ad oggi ha vissuto diverse diatribe, trovando sulla sua strada il no degli agricoltori e delle associazioni ambientaliste, in seguito è finita al centro di casi giudiziari con l’arresto di politici, progettisti e imprenditori. Dopo essere rimbalzata tra un’aula di tribunale all’altra, in un lungo contenzioso tra Soprintendenza e Provincia, il Consiglio di Stato nel 2015 ne aveva autorizzato la ripresa del cantiere.
– Tania Tamburro –