“La Dieta Mediterranea e il buon cibo” al centro del convegno che si è tenuto ieri pomeriggio nel Palazzo Babino a Sassano a cura dell’Associazione Vola Sassano e con il patrocinio del Comune e del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
L’attenzione del tavolo dei lavori, moderato dalla giornalista di Ondanews Chiara Di Miele, si è soffermata sull’importanza dei prodotti alla base della Dieta Mediterranea, riconosciuta dall’UNESCO come bene protetto e inserita nella lista dei patrimoni orali e immateriali dell’umanità nel 2010. A discuterne la presidente dell’associazione Margherita Marra, l’assessore comunale all’Ambiente e alla Cultura Mario Trotta, la nutrizionista Marilena Di Miele, l’odontoiatra Cinzia Trezza e Vito Panzella.
“Ci siamo voluti soffermare su questa tematica – ha spiegato Margherita Marra – perchè riteniamo che una buona educazione alimentare sia alla base della prevenzione di gravi patologie e la nostra associazione, fin dalla sua nascita, ha inteso occuparsi soprattutto di prevenzione e di informazione in merito a tutto ciò che riguarda la salute della collettività“. Anche l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Tommaso Pellegrino ha da sempre agito in quest’ottica. Così come sottolineato dall’assessore Trotta che, nel corso del suo intervento, ha ricordato l’utilizzo dei prodotti a km 0, come l’olio extravergine d’oliva, nella mensa scolastica di Sassano.
“Numerose evidenze scientifiche – ha affermato la dottoressa Di Miele –ci dicono che la dieta mediterranea sia la migliore alimentazione al mondo. E’ uno stile di vita che promuove anche l’interazione sociale, il pasto viene consumato e preparato insieme agli altri, e soprattutto rispetta il territorio e la biodiversità”. Mangiare sano comporta anche una buona salute del cavo orale, così come ha ricordato la dottoressa Trezza che si è soffermata sulle buone pratiche e i cibi giusti da consumare per prevenire la carie che, come lei stessa ha affermato è “ancora oggi una delle maggiori patologie croniche di fascia mondiale. L’assunzione frequente di zuccheri raffinati ne è la causa, mentre la dieta mediterranea predilige cibi come frutta e verdura che la rendono acariogena“.
A concludere i lavori Vito Panzella, giovane di Pertosa che, ormai da tempo, promuove attraverso i social le aziende agricole del territorio mettendole in rete tra loro. “Vado alla scoperta delle aziende – ha evidenziato – e faccio poi da ambasciatore all’esterno. Si è creata così una rete tra produttori che portano avanti le tradizioni di questa terra. Il cibo è l’espressione di un territorio e fa parte della nostra identità che rischia purtroppo di perdersi“.
Al termine del convegno una degustazione di prodotti che compongono la dieta mediterranea ha visto la piacevole partecipazione dei numerosi presenti.
– redazione –
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