Una delle opere più importanti realizzate negli ultimi anni dal Consorzio di Bonifica Integrale Vallo di Diano e Tanagro è rappresentata dall’estensione dell’irrigazione consortile nel territorio di Buonabitacolo grazie alla quale numerosi terreni sono stati resi irrigui mentre in passato venivano coltivati soltanto in regime asciutto.
In merito a questa funzionale opera di irrigazione interviene Beniamino Curcio e lo fa tramite una lettera inviata al Consorzio, al Direttore Generale Lucio Mariano Alliegro, al Presidente pro tempore Giuseppe Fornino e alla Deputazione Amministrativa.
Curcio sottolinea che l’infrastruttura a servizio dei proprietari di terreni buonabitacolesi “può diventare di grande utilità se ad essa si riescono a legare nuove forme di agricoltura, incentrate sulla sostenibilità ambientale e sull’innovazione. Una grande opera, sicuramente apprezzata dagli interessati anche se, per la sua dimensione e la sua valenza, meritava di essere messa adeguatamente in luce“.
E segnala nella lettera ai vertici del Consorzio di Bonifica una “diffusa polemica” che sul territorio si sta alimentando proprio in merito all’opera di irrigazione di Buonabitacolo “per via degli ultimi avvisi di pagamento relativi al ruolo 2016, che includono anche i contributi per i nuovi terreni irrigui“.
“Ritengo – scrive Beniamino Curcio – che le lamentele non siano infondate tenuto conto che l’acqua per l’irrigazione nel 2016 si è resa disponibile solo in tarda estate e tenuto conto che molte persone non hanno fruito dell’irrigazione non avendo avuto il tempo di predisporre le necessarie reti aziendali“.
E chiede al Direttore Generale “di operare un approfondimento di tale problematica al fine di sottoporre agli Organi deliberanti (vecchia Deputazione, tuttora in carica, e nuovo Consiglio dei Delegati) eventuali soluzioni correttive, come la modifica del ruolo 2016, l’abbattimento del ruolo 2017 o altro intervento a compensazione. Ritengo importante inoltre che venga rivisto l’attuale sistema di contribuzione, introducendo le tariffe proporzionali al consumo”.
– Chiara Di Miele –
vi è stata inoltre una grave disparità di trattamento nella installazione delle bocchette. alcuni proprietari le hanno magicamente nella loro proprietà e altri no. come faranno costoro ad irrigare? dovranno compraretubi e prolunghe da 400metri? qual’è stato “l’algoritmo” tecnico in base al quale hanno installato le bocchette ? e io pago!!