1 thought on “Ipotesi delocalizzazione Fonderie Pisano a Buccino. Industria agroalimentare minaccia la chiusura

  1. Mi fa piacere di questa presa di posizione dell’imprenditore Francese, che,comunque, non scongiura il problema inquinamento che esiste da anni nell’area industriale di Buccino .Tutti sanno e giammai è stata avanzata alcuna forma di protesta.Come mai si subisce la lavorazione di 300 tonnellate al giorno di percolato,stipato in vasche all’aperto,che sprigiona nell’aria gas e odori nauseabondi? Come mai proprio a fianco all’industria Franzese insiste la lavorazione di materiali ferrosi nocivi e non? Come mai fino a qualche anno fa si è consentito alla Profilati Italia di sprigionare dai forni elementi inquinanti e dannosi come ossido di alluminio? Come mai non è stato detto o fatto nulla, per la industria che produce calcee ossido di magnesio, che lavora biomasse e sprigiona dai forni nell’aria pulviscolo e gas vari? Come mai soltanto a novembre 2017, fuori termine massimo, scaduto il 23 Aprile, la ICAB di Franzese si è opposta all’insediamento proprio di fronte della Buoneco srl ,che dovrà lavorare rifiuti pericolosi con produzione anche di percolato per 119.000 tonnellate all’anno?Si faccia chiarezza e si pretenda che nell’area industriale di Buccino, sia garantito un ambiente sano e ,soprattutto, non vi sia l’attentato continuo alla salute.

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