Sono 18 le morti causate da incidenti con animali selvatici nei primi nove mesi del 2015, con un incremento del 64% rispetto al valore complessivo del 2014, quando le vittime erano state 11. Eโ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati dellโOsservatorio Il Centauro – Asaps, in occasione della divulgazione delle statistiche Istat sugli incidenti stradali.
Gli effetti della proliferazione degli animali selvatici si fanno sentire dunque anche sulle strade, dove nei primi nove mesi del 2015 si sono registrati 148 incidenti significativi,ย di cui 139 sulla rete ordinaria e 9 in autostrada o strada extraurbana principale, nel corso dei qualiย sono morte 18 persone e 109 sono rimaste ferite.
“Si tratta in realtร ย solo della punta di un iceberg – afferma la Coldiretti – poichรฉ spesso gli incidenti di questo tipo non vengono neppure denunciati oย analizzati con statistiche specifiche da parte dellโIstat. Lโescalation dei danni, degli incidenti e delle aggressioni, che hanno causato purtroppo anche vittime, รจ il risultato della incontrollata proliferazione degli animali selvatici con il numero dei cinghiali presenti in Italia che questโanno ha probabilmente superato il milione, con una diffusione che ormai si estende dalle campagne alle cittร “.
Negli ultimi dieci anni il numero dei cinghiali presenti in Italia รจ praticamente raddoppiato, poichรฉ secondo lโIspra sul territorio nazionale sarebbero stati presenti non meno di 600.000 cinghiali nel 2005, per passare a 900.000 nel 2010 eย aย oltre il milione nel 2015, secondo le stime della Coldiretti. “La sicurezza nelle aree rurali e periurbane – denuncia la Coldiretti – รจ in pericolo per il proliferare di animali selvatici come i cinghiali che stanno invadendo campi coltivati, centri abitati e strade dove rappresentano un grave pericolo per le cose e le persone“.
Gli animali selvatici distruggono i raccolti agricoli, sterminano gli animali allevati, causano incidenti stradali per un totale di danni stimato in quasi 100 milioni di euro nellโultimo anno, senza contare i casi in cui ci sono state purtroppo anche vittime. Non รจ quindi piรน soltanto una questione di risarcimenti ma รจ diventatoย un fatto di sicurezza delle persone e della vita nelle campagne ma anche nelle aree periferiche delle cittร . Per chi opera nelle aree montane e svantaggiate รจ a rischio la possibilitร di poter proseguire l’attivitร agricola, ma anche di circolare sulle strade o nelle vicinanze dei centri abitati.
Di fronte al moltiplicarsi dei danni provocati da cinghiali, ma anche nutrie, corvi e altri animali selvatici gli agricoltori della Coldiretti chiedono una riforma della disciplina che garantisca lโindispensabile presenza delle aziende agricole a tutela del territorio.
– redazione –ย
