Slitta al 26 gennaio 2015 il pagamento dell’Imu sui terreni agricoli. E’ quanto deciso con un decreto dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente e del Ministro delle Politiche Agricole, Forestali e Ambientali, Maurizio Martina.
Uno slittamento che, come si legge nel testo del decreto, “è diretto ad evitare che i contribuenti siano tenuti a versare l’imposta sulla base di aliquote troppo elevate“. “È comunque salvaguardata l’applicazione di aliquote deliberate con specifico riferimento ai terreni agricoli – continua il decreto – allo stesso tempo, con la norma proposta, i Comuni accertano convenzionalmente nel bilancio 2014 gli importi a titolo di maggior gettito IMU derivante dalla revisione dei terreni agricoli montani, a fronte della corrispondente riduzione del Fondo di Solidarietà Comunale (FSC) 2014“. A gennaio, quindi, si dovrebbe pagare seguendo il parametro standard del 7,6 per mille, tranne nei casi in cui il Comune abbia già deliberato nel corso del 2014 un’aliquota diversa.
Una decisione, questa del “mini rinvio” al nuovo anno, a cui si è giunti con gli animi infervorati, soprattutto per quel che concerne le nuove regole sui terreni “ex montani”. Infatti il decreto di Economia, Interno e Politiche agricole del 28 novembre prevede per i terreni tre tipologie di trattamento diverse, in base all’ “altitudine al centro” del Comune in cui si collocano: l’esenzione totale rimarrebbe solo per 1498 Comuni per la loro “altitudine al centro” superiore ai 600 metri; nei 2544 Comuni con altitudine tra 281 e 600 metri sarebbero esenti solo i terreni dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli, mentre in tutti i Comuni con un’altitudine fino ai 280 metri tutti i proprietari di terreni sarebbero costretti a pagare. Ancora un’ipotesi questa, dato che il Governo si è concesso un lasso di tempo per dar vita ad un meccanismo di calcolo e di pagamento diverso e proprio la proroga al 26 gennaio dovrebbe servire, seppur breve, a studiare un metodo diverso.
Un sospiro di sollievo almeno per il momento, quindi, per tutti i contribuenti che nei giorni scorsi si sono visti alle prese con il “Tax Day” , giorno della scadenza del termine per versare il saldo di Imu e Tasi.
– Chiara Di Miele –

Questa gente deve andare a zappare