Il Prefetto Michele Campanaro ha firmato oggi due nuove interdittive antimafia nei confronti di imprese individuali della provincia di Potenza operanti l’una nel settore agricolo e l’altra in quello del commercio di auto.
Con quelle di oggi salgono complessivamente a ventidue le interdittive antimafia adottate nel 2022 dal Prefetto di Potenza, con una crescita di oltre il 40% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, considerando che in tutto il 2021 erano state complessivamente diciassette le misure amministrative antimafia assunte.
“Di fronte a scenari immediatamente prossimi, connotati dagli ingenti flussi finanziari del P.N.R.R. destinati anche al territorio lucano e dal rischio di possibili azioni infiltrative della criminalità organizzata è assolutamente necessario il rafforzamento del sistema prevenzionistico di natura amministrativa delle Prefetture, con lo strumento delle informazioni antimafia – ha dichiarato il Prefetto Campanaro – Il fatto che siano ventidue le interdittive antimafia adottate qui a Potenza, superando ampiamente già ad inizio di novembre il numero complessivo di quelle di tutto il 2021, è indice della massima attenzione verso le condizioni di impermeabilità dell’economia lucana sana dai tentativi di infiltrazione mafiosa, su cui questa Prefettura è fortemente impegnata ogni giorno”.
I due nuovi provvedimenti sono stati adottati dal Prefetto di Potenza all’esito delle risultanze di un’articolata attività istruttoria con l’ausilio anche del Gruppo Interforze Antimafia delineando un quadro indiziario complessivo da cui è emersa, in entrambi i casi, la sussistenza di un pericolo di infiltrazione mafiosa, considerati i legami dei titolari delle due imprese con personaggi di spicco della criminalità organizzata lucana del vulture-melfese, nonché con altre imprese destinatarie esse stesse di misure amministrative antimafia.
“L’accertamento delle cause ostative previste dalle norme antimafia costituisce il punto più avanzato di tutela preventiva dell’ordinamento rispetto a fenomeni di delinquenza organizzata a carattere mafioso – ha aggiunto il Rappresentante del Governo – Non meno della legalità repressiva, dunque, la prevenzione antimafia è di una importanza strategica, in quanto diretta alla difesa del fondamentale interesse della salvaguardia dell’ordine pubblico economico, della libera concorrenza tra le imprese e del buon andamento della Pubblica Amministrazione”.