Il carcere di Sala Consilina potrebbe essere chiuso a breve: la notizia proviene da ambienti interni alla casa circondariale del comune capofila del Vallo di Diano che hanno confermato l’imminente firma del decreto di soppressione da parte del Ministro della Giustizia Orlando.
Più cauto sulla vicenda è invece il sindaco di Sala Consilina Francesco Cavallone. “Ho appreso della imminente soppressione nella giornata di ieri – ha dichiarato il primo cittadino – e questa mattina ho parlato con la dottoressa Felaco, direttrice della casa circondariale e mi ha detto che fino ad oggi non le è stato notificato alcun provvedimento di soppressione. Già da lunedì comunque ci attiveremo presso il Ministero della Giustizia ed il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per far valere le nostre ragioni alla luce anche del fatto che tempo fa abbiamo presentato un progetto che prevedeva l’ampliamento e l’adeguamento della struttura che ospita la casa circondariale così come previsto dalla normativa vigente in modo tale da poter rispettare i requisiti minimi per poter lasciare aperto il carcere”.
La conferma della possibile chiusura arriva anche da un agente della Polizia Penitenziaria in servizio a Sala Consilina che ieri sera ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un post con il suo sfogo per la decisione presa dal Ministero. “Dopo 400 anni – scrive nel post – viene chiuso il Carcere di Sala Consilina. Andranno via altre 50 famiglie dal Vallo di Diano, dobbiamo ringraziare i nostri politici che come sempre non fanno niente per il Vallo di Diano”.
A portare alla ormai quasi certa chiusura del carcere è stata la soppressione, nel 2013, del Tribunale di Sala Consilina, che è stato accorpato a quello, più piccolo, di Lagonegro, in provincia di Potenza.
“Ci stanno macellando – ha dichiarato Michele Galiano, avvocato e consigliere comunale di opposizione – noi paghiamo le tasse che pagano tutti e non abbiamo nemmeno un servizio che hanno in altre realtà. Non penso che la politica possa tollerare oltremodo quello che sta succedendo, la politica è lontana dal territorio e invito tutti i politici a dare un segno concreto a chi si trova nelle segreterie dei partiti. Nel Vallo di Diano bisogna fare un discorso territoriale e non politico”.
– Erminio Cioffi –
Nel Vallo di Diano politicamente contiamo zero, constatato che non riusciamo mai a farci rappresentare quando esprimiamo il nostro voto e chiaro che continueranno a toglierci tutti i servizi anche minimi. Tra non molto ci toglieranno Inps ed Inail e subito dopo l’ospedale, ed altro ancora ammesso che resti qualcosa. Colpa nostra, solo nostra.