In riferimento al settore dell’edilizia, tra i più esposti agli interessi dei sodalizi criminali, la Prefettura di Potenza ha ricordato che sono state complessivamente 5 le interdittive antimafia e 2 le misure di prevenzione collaborativa adottate nel corso del 2024, in lieve crescita rispetto al dato del 2023 con 3 misure interdittive.
Questa mattina nella Sala Italia del Palazzo del Governo alla presenza del Prefetto di Potenza Michele Campanaro il Presidente di A.N.C.E. Basilicata Giovanni Maragno ha ufficializzato l’adesione al “Protocollo di legalità per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale nel settore edile”, stipulato tra Ministero dell’Interno e Associazione Nazionale dei Costruttori Edili. Presente anche il Direttore Generale di Confindustria Basilicata Giuseppe Carriero.
Nel corso della presentazione il Prefetto Campanaro ha illustrato le linee progettuali dell’intesa inserita nel più ampio contesto del Codice Antimafia che, nell’ottica di dare un deciso impulso alla salvaguardia del circuito dell’economia legale, ha previsto l’estensione dell’ambito applicativo delle cautele antimafia ai rapporti negoziali di natura privatistica. In questo scenario il Protocollo con A.N.C.E. scaturisce dalla specifica esigenza di respingere i tentativi di infiltrazione criminale nel settore dell’edilizia che rappresenta un ambito particolarmente permeabile agli interessi della criminalità.
“Ennesimo punto messo a segno in favore della legalità in provincia di Potenza. L’attività di prevenzione e contrasto delle infiltrazioni criminali nell’economia lucana, da sempre al centro dell’impegno di questa Prefettura, continua a portare i frutti attesi – ha osservato il Prefetto Campanaro – Per questo ringrazio il Presidente di ANCE Basilicata Maragno che, come già fatto in precedenza dal Presidente di Confindustria Basilicata, aderendo all’iniziativa nazionale consentirà di estendere l’ambito applicativo delle cautele antimafia ai rapporti negoziali di natura privatistica in uno dei settori storicamente più esposto al rischio di infiltrazioni criminali. Questa provincia sta vivendo una fase di ripresa e di rilancio economico, come indirettamente testimoniato dall’incremento delle richieste di documentazione antimafia. Se da un lato ci rassicura il numero complessivo delle liberatorie rilasciate dalla Prefettura, passate da 3.120 nel 2023 a 3.191 nei primi dieci mesi di quest’anno, dall’altro lato, però, non va abbassata la guardia per mettere in campo tutti gli strumenti necessari a preservare il tessuto economico locale dal rischio di infiltrazione criminale, nella consapevolezza che solo un contesto di legalità e sicurezza garantisce i principi della libertà di impresa”.
Al termine della presentazione, sono state consegnate ad A.N.C.E. Basilicata le credenziali di accesso alla Banca dati nazionale unica per la documentazione antimafia – B.D.N.A., dando così operatività all’adesione al Protocollo di legalità.