Continuavano a vedersi trattenuta la rata del quinto in busta paga, ma alla società finanziaria non arrivava nulla. A portare alla ribalta questa incresciosa situazione, che sta coinvolgendo alcuni operai della Ergon Spa, è stato uno di loro che si è rivolto al liquidatore Vittorio Esposito per chiarire la vicenda, che al momento sembra coinvolgere un numero crescente di operai della società.
Tutto ha avuto inizio con una lettera che l’operaio ha ricevuto a casa dalla finanziaria con la richiesta di 5.000 euro da saldare per le rate non pagate dalla Ergon.
“E’ una delle tante questioni calde che sto tentando di risolvere – ha commentato Esposito – sto individuando le responsabilità prima di procedere con una denuncia“.
Il liquidatore, infatti, che gestisce la società dal 17 gennaio di quest’anno fa un elenco di debiti parlando di oltre 500mila euro di Iva non versata all’erario, di circa 100 mila euro da restituire alle società finanziarie, ma ci tiene a ribadire anche “Ergon vanta un credito di circa 10 milioni di euro dai Comuni che hanno usufruito del servizio. Allora mi chiedo perché gli amministratori comunali preferiscono spendere soldi in sagre e feste, invece di saldare i debiti a Ergon considerando che ciò causa anche spiacevoli problemi agli operai?” .
Vittorio Esposito invita pertanto i Comuni a pagare il debito verso Ergon che a suo avviso potrebbe sbloccare le tante incresciose situazioni e prosegue toccando anche il tema dei licenziamenti con 35 operai a rischio. “Proprio oggi ho appuntamento con l’Inps per un cavillo burocratico che ha bloccato l’istruttoria per la cassa integrazione del 2016” conclude.
Un commento sulla vicenda arriva anche dal precedente liquidatore della Ergon Spa, Pasquale Capozzoli, che ha ricoperto la carica dall’aprile del 2014. “La società aveva sofferenze dal 2012, – dichiara Capozzoli – ho agito non per cattiva volontà ma non avevo la liquidità per saldare i debiti” e sottolinea che la Ergon Spa deve avere anche “quasi 1 milione di euro dal Consorzio di Bacino Sa3 e lo stesso Vittorio Esposito è il Commissario liquidatore del ramo rifiuti al Consorzio” .
– Tania Tamburro –
sono uno di quei dip che a la cessione del quinto,la famosa lettera di ingiunzione a me è stata rec il 2014,mi sono rivolto ad avvocato con parcella di €400.Ovviamente con ulteriore aggravio sulla mia famiglia,mi chiedo e le istituzioni cosa fanno.Anni di denunce e lotte per cosa.Siamo ormai allo stremo delle forze,trattati come bestie da macello,questa e la nostra italia.