Domenica 21 dicembre, alle ore 18, presso l’Italia Lounge Bar di Eboli, sarà presentato il romanzo “Pietre sull’oceano. La storia di Giovanni Esposito e Joe Petrosino”, scritto da Luca Guardabascio.
L’evento è organizzato dall’associazione culturale “…per Eboli” e insieme all’autore vedrà la presenza dello storico e docente di storia dell’arte, Gerardo Pecci e del presidente dell’Associazione Internazionale Joe Petrosino, Giovanni Cancellaro. Modera Mariapia Mercurio, presidente dell’associazione “…per Eboli”.
Luca Guardabascio, regista e autore per cinema e tv, ha realizzato documentari, film, fiction e trasmissioni televisive. Insegna la storia d’Italia attraverso il nostro cinema anche negli Stati Uniti e ora sorprende tutti con il suo libro sull’emigrazione, edito da Historica. Si tratta di un romanzo di formazione che racconta la storia della famiglia Esposito, emigrati in America nel 1870, subito dopo la Presa di Roma, in un’Italia in continuo fermento e in cambiamento.
Al centro la storia di una vita straordinaria, quella di Giovanni Esposito, emigrato con la sua famiglia da Padula a soli 9 anni, bimbo imbarcato con una valigia di cartone e che è riuscito a far sentire la propria voce e raccontare le varie stagioni della vita e della storia recente seguendo l’esempio di Joe Petosino.
E’ un romanzo di sentimenti, di mistero e, tra le illustri presentazioni, spicca quella del creatore dei Sopranos, David Chase, che riferendosi all’autore scrive: “Non riesco a pensare ad una persona migliore per scrivere un romanzo del genere” . “Pietre sull’Oceano” è un libro di emozioni, che ha già coinvolto città americane: a New York il 15 dicembre, a Filadelfia il 16 dicembre e ora sbarca a Eboli il 21 dicembre, a Cava il 22 dicembre, a Salerno il 29 dicembre e a Padula il 30 dicembre.
“Il mio libro – dichiara Luca Guardabascio – parla di quegli uomini e donne che hanno reso grande due mondi e orgogliosi generazioni. Che sono esempio e vanto di chi oggi può fregiarsi di essere un italiano vero, libero, creativo, indispensabile perché ricco di idee e di saperi necessari a livello internazionale. Siamo tra i più grandi talenti al mondo, malgrado politica, società e “Stato” delle cose ci offendano. Non siamo animali politici ma fatti di amore, cultura, agricoltura, artigianato, turismo, fantasia e creatività, per questo dobbiamo lottare partendo da noi stessi, dal nostro ‘orto’ con i nostri amici sinceri. Credo nel gruppo, nella famiglia e considero le amicizie disinteressate il vero punto da cui partire per ripartire senza ‘vanesi’ individualismi perché l’Io dell’ ultimo ventennio possa trasformarsi in Noi. Ripensare a quelle storie di emigranti di cui racconto, mi ha reso ancora più entusiasta e vado avanti senza vergogna, al massimo ne otterrò un NO senza avere niente da perdere. Sì, questa la base del mio libro che è un romanzo, strutturato come il libro Cuore di De Amicis con una storia che è una saga familiare e tanti altri episodi che raccontano la vita di tanti emigranti, grazie al sacrificio dei quali, possiamo continuare a sperare. Uno di questi era Joe Petosino, un eroe, un uomo sospeso tra due mondi, un martire di giustizia e di straordinarietà, talento e intuito”.
– redazione –
