Un casolare abbandonato, in via degli Ulivi, una strada stretta che attraversa una collinetta che separa Montecorvino Pugliano da Faiano: qui i Carabinieri della Compagnia di Battipaglia, guidati dal Capitano Samuele Bileti, unitamente ai Vigili del Fuoco hanno recuperato il corpo di una donna.
Con molta probabilità si tratterebbe di Marzia Capezzuti, la ragazza scomparsa un anno fa da Pontecagnano Faiano. Anche se in avanzato stato di decomposizione i vestiti ritrovati indosso al cadavere sarebbero gli stessi con i quali era stata vista in vita l’ultima volta Marzia.
La Procura di Salerno è in attesa dell’esito di un test sul DNA per avere la conferma che il corpo sia quello della donna scomparsa.
Il cadavere sarebbe stato ritrovato all’interno della struttura. Fu un esposto anonimo nel febbraio del 2022 a denunciare che Marzia era stata segregata e maltrattata dalle persone con cui risiedeva. La 29enne, originaria di Milano, era scomparsa da marzo scorso. La famiglia non aveva più contatti con lei. Più volte sono stati ascoltati proprio i parenti del fidanzato morto per overdose.
Il caso è stato affrontato ieri da “Chi l’ha visto?” su Rai3: la giovane, secondo quanto raccontato, percepiva la pensione di invalidità, viveva segregata in casa della cognata Barbara ed era “costretta a dormire su un materasso per terra” nella casa della cognata, “chiusa in uno stanzino”, “picchiata” e “maltrattata”.
Su Barbara e il figlio Vito, al momento agli arresti domiciliari, pende l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere. La donna nega ogni genere di responsabilità, mentre il giovane si è sottratto alle telecamere del programma Rai.
“L’idea che hanno trattato mia figlia in quel modo mi fa gelare il sangue – le parole del padre della giovane Ciro Capezzuti –. Non posso accettare come è stata trattata. Non cerco vendetta, ma cerco giustizia”.
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