Gli eventi calamitosi, sempre più ricorrenti nel Paese, che si sono abbattuti anche sulla Campania, sul Cilento e Ischia in particolare, hanno posto allāattenzione della nazione unāallarmante presa di coscienza e lāobbligo, per la politica, di intervenire con somma urgenza su una problematica che ha inciso pesantemente sulla stabilitĆ idrogeologica del territorio italiano e sulle condizioni di vita dellāuomo nei luoghi indicati da tempo come gravemente a rischio sulle carte.
La Fondazione Vassallo, partendo dallāidea di Angelo Vassallo trasferita e modulata in tutti gli atti della sua vita politica, ritiene che il territorio, lāambiente di vita e di azione dellāuomo debbano restare fuori dallo schema del potere politico. La proposta, elaborata e consegnata nelle mani di Giuseppe Conte, si divide in diversi punti: creazione di una cartografia idrogeologica, sismica e di rischio di cui lo Stato cura e dispone con le sue strutture lāaggiornamento, costituisce documentazione di vincolo obbligatorio ai fini di qualsiasi intervento territoriale, pubblico e privato. I Comuni e gli Enti delegati per singola materia sono tenuti a disporre, al primo punto del provvedimento di autorizzazione e titolo abilitativo edilizio, lāobbligo della prescrizione sismica, idrogeologica, condizionandone la validitĆ a seguito di controlli tecnici asseverati.
Lo Stato istituisce lāAgenzia Nazionale Antiabusivismo Edilizio centrale e ne dispone lāistituzione regionale e provinciale. LāAgenzia ha compiti di controllo, certificazione e di repressione dellāattivitĆ edilizia sul territorio nazionale. E’ organizzata, diretta e gestita da personale tecnico, non di nomina politica, in rapporto funzionale esclusivo con la Procura della Repubblica di competenza territoriale che ne dispone secondo legge.
“Chiediamo, inoltre, allo Stato di divulgare le informazioni scientifiche dellāIstituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), che ĆØ Ente pubblico di ricerca. In particolare, ĆØ necessario istituzionalizzare corsi di formazione didattica a partire dalle scuole medie circa le tematiche legate ai cambiamenti climatici e al dissesto idrogeologico, nonchĆ© allāuso consapevole del territorio e alla preservazione dellāambiente in cui si vive. Stimolare la conoscenza significa imporre modelli di sviluppo consapevoli. Ridurre il consumo di suolo significa ridurre gli effetti delle bombe dāacqua – prosegue la Fondazione Vassallo -. Attualmente la vigente normativa nazionale in materia ĆØ ferma nelle carte nazionali e regionali, più o meno aggiornate. Lo stato idrogeologico per impegno e responsabilitĆ a livello centrale esiste, forse non aggiornato. Le Regioni sono ferme agli ambiti di qualche tempo addietro, rispolverandoli ad ogni accadimento, mentre gli abusi continuano senza sosta e senza controlli. Nelle sanatorie e condoni gli obblighi si limitano al richiamo generico senza certificati controlli sia negli interventi pubblici che privati. I provvedimenti di autorizzazione sono rimasti nella sfera di influenza e controllo politico, con invasione di potere sulle pratiche e sul territorio. Il cambiamento climatico ci porterĆ a rivedere il sistema idrografico ambientale. Sotto il profilo urbanistico ĆØ indispensabile disporre nei Puc lāobbligo del Piano Idrografico per il rilascio delle concessioni edilizie. Solo cosƬ fermeremo le speculazioni edilizie“.