Considerazioni sulla politica di Teggiano – lettera alla redazione del Prof. Rocco Cimino
Ho pensato una, cento, mille volte se valeva la pena di scrivere alcune considerazioni sulla politica e in modo particolare sulle vicende ultime del mio paese e sono stato sul punto di strappare questa lettera ma alla fine è prevalsa l’innata voglia di fa sentire la voce di cittadino libero.
Penso, infatti, che la politica dovrebbe essere un mezzo di aggregazione e di partecipazione sociale e la sua azione dovrebbe nascere dai bisogni più profondi e più vitali dell’essere umano.L’etimologia della parola deriva dal greco Polis (ossia città ) ed esprime il senso più nobile delle attività umane.
Oggi essa ha perduto completamente il suo significato originario, perchè è concepita come mezzo per impossessarsi del governo del paese, mettendo le mani sulle risorse umane, materiali e territoriali, infischiandosene della collettività .
Se ognuno pensa di essere il depositario della verità , non avrà mai l’umiltà di ascoltare gli altri, se l’amministratore non mette al primo posto il bene collettivo sarà difficile trovare punti in comune con gli altri, se un eletto s’illude che 500, 600, 700 voti sono solo i suoi e non il risultato di una squadra, questo condizionerà fortemente l’amministrazione e ne inficerà la sua azione, se nella formazione delle liste si scelgono i candidati non in base agli ideali dei vari componenti ma per il numero dei voti che porteranno, alla fine emergeranno le divisioni, i contrasti, i particolarismi che difficilmente potranno essere sanati.
Avevo scritto in un precedente articolo datato 28 aprile 2014 su questa stessa testata: “Teggiano per la sua storia, per la sua gente, per la sua arte, per la sua cultura merita di volare arte”. E’ stato così? Non penso proprio. In questo paese circola da qualche anno uno strano virus che si chiama: “delirium onnipotentiae” che può essere curato solamente con una dose massiccia di umiltà , che non vedo in giro e soprattutto nelle affermazioni diffuse in questi giorni.
Cari amministratori ricordatevi che alla fine di tutto questo ci saranno solo vinti e non vincitori. Il popolo tanto invocato e a volte anche a sproposito non voleva questo da voi. Io penso che il vero politico mette al centro della sua azione la persona e non il calcolo di parte, la persona e non il potere e nemmeno il prestigio delle fazioni solo in questo modo potrà accettare anche qualche umiliazione altrimenti prevarrà l’orgoglio personale e addio bene comune.
A voi cari eletti le dovute riflessioni.
– Rocco Cimino –

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(MERAMENTE ALLEGORCO)
Purtroppo la politica non è fatta per la gente seria, è risaputo e questa è la dimostrazione di fatto. Per i prossimi candidati il voto io ve lo darò in quel posto, meditate gente e fate come me. NO DEMAGOGIA MA FATTI.
Non so a chi si riferisce il professore forse al capogruppo?
Belle parole, purtroppo quando l’unico scopo di una persona in politica è quello di farsi gli affari propri e di sistemare figli, parenti e amici questo è il risultato…
Scappare dalla realtà non giova a nessuno.Mi creda.
Egregio Professore, avrebbe fatto meglio a strapparla quella lettera. La situazione generale italiana e quella particolare teggiansese, non meritano un secondo di attenzione.
Peccato che la politica nn viene fatta da persone come il professore.ma dai soliti nulla facenti a vita che cm unico scopo hanno quello di fare politica del propio a fare.