Alla Uil Fpl Salerno sono pervenute notizie sullāimminente chiusura dei reparti di Medicina e Lungodegenza dellāospedale di Roccadaspide a seguito dei trasferimenti in uscita di alcuni dirigenti medici presso altre strutture dellāAsl Salerno con la mancata compensazione degli stessi dirigenti che sta comportando la chiusura dei reparti.
āTale criticitĆ , più volte segnalata, sta creando il rischio reale di unāinterruzione delle normali attivitĆ di diagnosi e cura da parte dei reparti esposti a tale problematica – hanno spiegato i vertici della Uil Fpl provinciale e della segreteria aziendale della Uil Fpl di Roccadaspide -. Rileviamo ormai che da qualche anno si sta procedendo ad un progressivo e graduale depauperamento del nosocomio rocchese, iniziato con lāaccorpamento di Ortopedia per carenza di medici e il successivo trasferimento di un dirigente ortopedico presso unāaltra struttura dellāAsl, anche questo senza nessuna compensazione. Una situazione ormai divenuta insostenibile, vista lāimportanza dellāospedale rocchese fondamentale per garantire il diritto alla salute allāintera collettivitĆ dellāentroterra cilentano, con i suoi 25 comuni e un bacino di utenza di circa 57mila abitanti, ricoprendo un vasto territorio altamente disagiato con notevoli difficoltĆ in termini di accessibilitĆ e fruibilitĆ dei servizi sociosanitari. Pertanto, a garanzia dellāerogazione dei livelli essenziali di assistenza, qualora non venissero attuate tutte le azioni correttive necessarie, potrebbe non essere più garantito il diritto fondamentale alla salute andando contro quello che ĆØ la dignitĆ del singolo individuo”.
“Constatate queste importanti criticitĆ che espongono lāospedale a una reale chiusura dei reparti, si chiede ai vertici dellāAsl lāattuazione di tutte quelle misure necessarie e urgenti con azioni volte alla risoluzione definitiva di tale problematica, con delle soluzioni che possano dare una boccata di ossigeno fondamentale per la sopravvivenza dellāintero ospedale, che ad oggi grazie allāimpegno profuso e alla completa abnegazione di tutto il personale dipendente si ĆØ riusciti a garantire la turnazione lavorativa, ma alla lunga determinati ritmi lavorativi non potranno essere sostenuti, anche perchĆ© ai pazienti non sarebbe garantita la loro sicurezza per il mancato recupero psico-fisico del personale dipendente. Sollecitiamo – concludono i vertici del sindacato – un intervento dellāAsl al fine di garantire e tutelare il fondamentale diritto alla salute dei cittadiniā.