“Per sconfiggere la cultura dell’odio, dell’omofobia, del razzismo, c’è un bisogno in primis di un cambiamento culturale. Un cambiamento che deve partire dai più giovani, presente e futuro del nostro Paese, perché nelle coscienze delle persone maturi sempre di più una cultura dell’amore e del rispetto“. Così l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Isabella Adinolfi, esprime tutta la sua solidarietà a Pierpaolo Mandetta, il giovane scrittore di Capaccio Paestum vittima nei giorni scorsi di un brutto gesto di omofobia.
Pierpaolo ha raccontato, in un post pubblico sul suo profilo Facebook, un’aggressione verbale ricevuta nei giorni scorsi proprio a Capaccio. “Non mi chiamavano ‘ricchion’ da quanto frequentavo le superiori – scrive il 33enne -. Ed è successo nuovamente oggi per mano proprio di ragazzi di quell’età. Credevo non facesse più male, invece non è così. Ho fatto finta di niente, sono salito in macchina e sono scoppiato a piangere“.
“Quando ho letto il suo post e ho visto il suo volto rigato dalle lacrime, sono stata sopraffatta da un sentimento di smarrimento – dichiara l’onorevole Adinolfi – perché è impensabile anche solo immaginare che ci siano persone in giro, per di più ragazzi così giovani, capaci di odiare e di schernire una persona solamente per i propri gusti sessuali. E, purtroppo, non è l’unico caso di omofobia, di razzismo, più in generale di odio verso chi si ritiene ‘diverso’ nel nostro Paese. A Pierpaolo dico di stare sereno e di vivere la sua vita in maniera naturale, dal nostro canto in Europa continueremo a lottare a per rafforzare i diritti di tutti, senza alcuna distinzione“.
– Paola Federico –
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