Tramite un comunicato stampa a firma di Isabella Adinolfi, Andrea Cioffi, Silvia Giordano, Mimmo Pisano e Angelo Tofalo, il Movimento 5 Stelle Salerno chiede le dimissioni immediate del Governatore Vincenzo De Luca.
“L’unico oltraggio consumato è quello che Vincenzo De Luca sta facendo alla dignità dei campani e ai cittadini onesti. Chiediamo le immediate dimissioni del Governatore e il ritorno alle urne. De Luca ha una responsabilità politica nella scelta dei suoi collaboratori e Nello Mastursi non è uno qualsiasi, né un collaboratore dell’ultima ora, ma il fidato uomo macchina nell’organizzazione di tutte le sue campagne elettorali – scrivono i parlamentari – Da anni il M5S di Salerno viene accusato di ricorrere alla giustizia per contrastare il metodo De Luca. E oggi si scopre addirittura che uno dei giudici, che hanno emesso la sentenza che gli ha consentito di sedere sulla poltrona di governatore, è nel mirino della magistratura”.
“Di fronte alle dimissioni del suo capo staff, il Governatore illegittimo ha parlato di “sovraccarico di lavoro”, mentendo sfacciatamente e anche stamattina, in conferenza stampa, ha sminuito la vicenda puntando sui soliti proclami politici da “buon amministratore”. I cittadini campani hanno diritto di conoscere la verità sul caso Mastursi e non possono più essere presi in giro – concludono – La magistratura accerterà i fatti e il M5S continuerà a garantire la legalità e liberare le istituzioni da chi continua ad utilizzare il potere come arma di difesa dalla giustizia. In qualsiasi Paese civile, non ci sarebbe stato nemmeno bisogno di chiedere le dimissioni, ma De Luca ha già dimostrato in passato che il suo interesse personale viene prima dell’interesse della collettività”.
La bufera che si è abbattuta sulla Regione Campania non accenna a placarsi e, dopo la conferenza stampa di questa mattina del Governatore De Luca, interviene anche il giudice Scognamiglio tramite il legale Giovanbattista Vignola.
“Non conosco assolutamente né De Luca, né Mastursi, né Vetrano, con i quali non ho mai avuto contatti di alcun genere, né, quindi, ho loro mai chiesto, né potuto chiedere, alcun favore né per me né per mio marito – afferma – La convivenza con mio marito era solo formale e dovuta alla necessità di salvaguardare l’equilibrio psichico dei nostri due ragazzi. Insomma, vivevamo da separati in casa e ognuno di noi aveva ed ha la sua vita, anche sentimentale, del tutto autonoma”.
“La decisione favorevole a De Luca è stata assunta, all’unanimità, da tutti i componenti del Collegio Giudicante, era conforme a quanto già deciso in precedenza dal Presidente della Sezione – aggiunge riguardo alla sentenza – ed è stata, poi, confermata integralmente, in sede di reclamo, da altro Collegio del Tribunale, ancora una volta, all’unanimità”.
“Sono preoccupato – è stato il commento del Ministro della Giustizia, Andrea Orlando – Per quello che si capisce, si tratta di una vicenda non esaltante, ma sarei cauto nel tirare conclusioni”.
Il reato ipotizzato dalla procura di Roma è la “corruzione per induzione”, reato introdotto dalla recente riforma che punisce, oltre al pubblico ufficiale che minaccia o abusa (in questo caso, il giudice) , anche il “concusso” di un tempo (nel nostro caso, il Governatore), che diventa concorrente del reato perché aveva la possibilità di reagire e non l’ha fatto, per “promettere o dare utilità”. In altre parole, di fronte alla richiesta, era necessario denunciare, altrimenti si diventa complici del reato ipotizzato.
– Filomena Chiappardo –
Chi ha votato l abolizione del reato di clandestinità? M.5. $
Chi ha appoggiato la legge sullo ius solis?M.5. $..
Me se votate queste infamie a sostegno del governo. ..con quale coerenza poi ne chiedete le dimissioni?
ecco come sanno governare i signori della sinistra……. poi hanno parlato di legali e hanno deriso L’on. Silvio Berlusconi andate tutti a casa , a partire dai comuni fino ad arrivare alle cariche più alte. La sinistra dalle mani pulite………………….