Sarà il professore Alessandro Santurro, associato di Medicina legale presso l’Università di Salerno e direttore di Medicina legale presso l’Azienda Universitaria Ospedaliera “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”, il perito che il Gip Alfonso Scermino ha nominato dopo la richiesta di incidente probatorio depositata dal legale dei Vacchiano-Noschese, l’avvocato Pierluigi Spadafora, il 7 novembre scorso.
E la data fissata per il conferimento ufficiale, alla presenza dei difensori di parte, è quella del prossimo 17 novembre. Nella stessa giornata potrebbero essere eseguiti i rilievi del dna e l’esame autoptico su quel cadavere senza identità ritrovato nel casolare di Santa Tecla a Faiano.
Soprattutto rivelerà la sua identità e chiarirà se si tratta di Marzia Capezzuti, la ragazza scomparsa un anno fa da Pontecagnano Faiano e per il cui presunto omicidio sono indagati i Vacchiano-Noschese assieme ad altre due persone. E’ quasi certo tuttavia, ormai, che il corpo possa essere proprio della 29enne di cui si sono perse le tracce da marzo del 2021 e per la quale nessuno ha mai presentato denuncia di scomparsa.
Il fascicolo su Marzia Capezzuti in un primo momento era stato aperto dalla Procura di Salerno per scomparsa di persona, ma a settembre scorso le indagini hanno preso una piega diversa: si è iniziato a cercare un cadavere e non più una persona scomparsa.
Sul registro degli indagati sono state iscritte cinque persone per omicidio ed occultamento di cadavere, tutte difese dall’avvocato Pierluigi Spadafora. Tre di queste vivevano con la 29enne.