C’era anche Roberto Mazzone, 62enne pilota salernitano, a bordo del canadair che ieri pomeriggio è precipitato alle pendici dell’Etna, nella zona di Linguaglossa, dove era in azione per spegnere un vasto incendio. Da una prima ricostruzione, l’aereo avrebbe urtato con la carena il costone della montagna, è precipitato ed è esploso al suolo. I due componenti dell’equipaggio, Mazzone e il pilota Matteo Pozzoli, risultano dispersi.
Mazzone è sposato e ha due figli a Salerno. Lavora per conto della Babcock Italia, società che si occupa di servizi antincendio dall’alto, ed è un istruttore di volo. Fa parte dei volontari di “Soccorso Amico”, l’associazione che svolge attività di pronto soccorso in ambulanza a Salerno.
“Ci sono state diverse esplosioni dopo che il Canadair è caduto. L’aereo è distrutto e i vigili del fuoco stanno cercando i due piloti – ha dichiarato Salvatore Cocina, Direttore della Protezione civile regionale -. I due piloti sono della società Babcock che fornisce il servizio dei Canadair in Italia“.
Il canadair dei Vigili del Fuoco era decollato da Lamezia Terme, aveva fatto rifornimento in mare davanti a Giarre, per poi riprendere le operazioni di spegnimento nella zona di monte Calcinera.
Per tutta la notte sono stati cercati i corpi dei due piloti ed è stato recuperato un giubbotto bruciato, che probabilmente al momento dell’impatto non era indossato ed è finito fuori dall’aereo. Sul posto i Carabinieri della Compagnia di Randazzo, guidati dal Capitano Luca D’Ambrosio.
Dall’alba di oggi sono riprese le ricerche che proseguiranno utilizzando i droni con la collaborazione dei Vigili del Fuoco, della Protezione civile, del gruppo Speleo alpino fluviale e di un elicottero Aw 139 “Drago 146”.