A poco più di un mese dall’inaugurazione, il monumento a Massimo Casalnuovo già non c’è più. Eretto a Buonabitacolo in memoria del giovane deceduto il 21 agosto 2011 nei pressi di un posto di blocco dei Carabinieri e realizzato dall’artista Arturo Ianniello, da qualche giorno è stato rimosso da via Grancia.
Una cosa che non è passata inosservata, calcolate le polemiche legate alla vicenda. Il mese scorso, infatti, soprattutto in riferimento al testo inciso sulla targa del monumento: “In memoria del giovane Massimo Casalnuovo, giovane ventiduenne, vittima di un’ ingiustizia”, l’inaugurazione scatenò la reazione dell’avvocato Renivaldo Lagreca, difensore del Maresciallo dei Carabinieri Giovanni Cunsolo, imputato nel “processo Casalnuovo”, che definì l’iniziativa “inopportuna ed inquietante sotto alcuni aspetti e con evidente violazione della legge 1188/1927 che vieta la dedicazione di monumenti pubblici a persone prima del decennio della scomparsa e più di qualche dubbio sulla regolarità urbanistica del manufatto”. Il legale aveva inoltre definito “inopportuno” il testo sulla targa. A sua volta, il legale della famiglia Casalnuovo, l’avvocato Cristiano Sandri, aveva giudicato la vicenda “un aspetto meramente emotivo”.
Il sindaco Elia Rinaldi, in breve, ha provveduto a chiarire che la rimozione dell’opera non è legata alle polemiche degli ultimi tempi ma ad un fatto di ordine pubblico. “L’opera – ha infatti spiegato – è stata rimossa momentaneamente per alcuni lavori di miglioramento previsti . Nello specifico dovrà essere effettuata la creazione di una base in cemento dove verrà posta nuovamente in breve”.
– Claudia Monaco –
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