Continua l’attività di vigilanza, prevenzione e repressione del bracconaggio condotta dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Le operazioni sono scattate nelle giornate di sabato, domenica e lunedì simultaneamente in diverse aree del Parco, interessando più comuni. L’intervento dei Forestali ha preso origine da verifiche d’iniziativa e da segnalazioni pervenute al Coordinamento Territoriale per l’Ambiente di Vallo della Lucania, diretto dal Vice Questore Aggiunto Fernando Sileo.
Una squadra composta dal personale dei Comandi Stazioni Forestali di Casaletto Spartano, Ottati e del C.T.A. di Vallo della Lucania, in servizio di perlustrazione e appostamento nel Comune di Buonabitacolo in località Vesparo-Piscine, ha avvistato a distanza, con l’ausilio di strumenti ottici di precisione, due soggetti in compagnia di quattro cani. Con prontezza e discrezione, la pattuglia di Forestali, proseguendo a piedi nella folta macchia mediterranea, è riuscita a coprire la distanza dal punto di avvistamento e sopraggiungere sui luoghi così da sorprendere i due soggetti scorti in precedenza intenti alla caccia della beccaccia.
Le Giubbe Verdi hanno sottoposto a sequestro penale le armi e le munizioni, denunciando alla competente Autorità Giudiziaria di Lagonegro i due bracconieri, entrambi di Vico Equense (NA).
Il Corpo Forestale riserva particolare attenzione al fenomeno del bracconaggio, con l’obiettivo oltre che di affermare la legalità sul territorio protetto, anche di tutelare la pubblica incolumità e la salute dei consumatori. Per il reato di caccia e introduzione di armi in area protetta, il Corpo Forestale dello Stato dall’inizio dell’anno ad oggi ha denunciato 22 persone, sequestrato 14 fucili, diverse munizioni e vari strumenti di cattura non consentiti dalla vigente legislazione.
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