10 milioni di euro per finanziare l’installazione di impianti fotovoltaici e termici (pannelli solari, impianti eolici, solare termico), impianti termoidraulici (caldaie, climatizzatori, depuratori, sistemi a biomasse e geotermici), l’installazione di sistemi di isolamento termico, la coibentazione di pareti e coperture, l’illuminazione e domotica (impianti a LED, sistemi digitali smart home) di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici e l’acquisto di elettrodomestici di classe A+ (o superiore).
È questa l’ultima proposta della Banca Monte Pruno per contrastare il rincaro energetico, sostenere i progetti ecosostenibili e puntare, in concreto, ad una transizione ecologica territoriale.
Dopo il plafond da 3 milioni di euro che sta già producendo i suoi ottimi effetti con diverse operazioni realizzate e dove l’istituto di credito cooperativo ha deliberato finanziamenti a favore di soci e clienti per sostenerli in un momento incerto sotto il profilo economico per le dinamiche collegate alla crisi energetica, si passa a questa nuova fase di intervento molto più ampia.
I destinatari della nuova misura sono famiglie e ditte individuali che intendono attivare interventi che mirano all’efficientamento energetico.
I finanziamenti saranno a condizioni particolarmente vantaggiose, comunque a tassi non superiori al tasso ufficiale di interesse definito dalla BCE al momento della richiesta, con un ulteriore abbattimento del 50% degli ulteriori costi connessi all’operazione. L’importo massimo della singola operazione non potrà superare i 50mila euro.
Per poter usufruire delle condizioni del plafond, i destinatari, in fase di istruttoria pratica, presenteranno la documentazione comprovante l’ordine e l’acquisto di un bene appartenente alle finalità previste dal progetto (ad esempio, il buono d’ordine, un preventivo di acquisto, la ricevuta o fattura) con impegno di pagamento dell’istituto di credito direttamente ai fornitori. La Banca, ovviamente, si riserva di effettuare le consuete valutazioni relative al merito creditizio dei richiedenti.
La Banca Monte Pruno, inoltre, sta valutando e studiando la possibilità di costituire e/o partecipare alla nascita sul territorio di competenza di “Comunità Energetiche Rinnovabili” previste dalla Direttiva Europea RED II al fine di favorire associazioni tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali e piccole e medie imprese che decidono di unire le proprie forze per dotarsi di uno o più impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili. Si tratta, infatti, di un importante passo avanti in direzione di uno scenario energetico basato sulla generazione distributiva che favorirà, sicuramente, lo sviluppo di energia a km zero e di reti intelligenti. Questo permetterà, quindi, benefici sia in termini economici che ambientali al territorio.
“La crisi energetica – ha dichiarato il Direttore Generale Michele Albanese – necessita di interventi programmatici seri ed imponenti che vanno al di là delle misure d’emergenza. Il nostro ruolo ci impone di agire senza, però, la presunzione di risolvere completamente un problema strutturalema con l’obiettivo di persuadere il nostro mercato di riferimento. Vi è la necessità, per l’appunto, di incentivare i territori ad invertire la rotta verso il green attraverso iniziative che mirano a creare una cultura diversa. Auspichiamo che questo nuovo plafond possa dare slancio, principalmente, alle famiglie ed alle piccole e medie imprese che vanno sostenute con impegno e a condizione favorevoli in questo momento così delicato, tanto da incidere sulla riduzione complessiva dei costi collegati all’energia”.