Si è svolta oggi, presso il Comune di Auletta, una conferenza di servizi per approvare il progetto di esecuzione dei lavori di messa in sicurezza della strada statale 19 “delle Calabrie”, nel tratto tra i km 46,000 e 47,400 che è stato chiuso il 23 gennaio del 2014 a causa di una frana.
All’incontro hanno partecipato, oltre al sindaco di Auletta, Pietro Pessolano, e ai dirigenti del Compartimento Anas della Campania e della Direzione Centrale Progettazione di Anas, anche i rappresentanti della Soprintendenza ai Beni Ambientali e Paesaggistici della Regione Campania, l’Ente Riserva Naturale Foce Sele-Tanagro, il Genio Civile di Salerno, l’Autorità di Bacino Campania Sud e la Comunità Montana Tanagro.
La frana provocò il cedimento del piano viabile che scavalca il fiume Tanagro, al km 46,000, in località Battaglione, abbattendo parte del muro di valle fondato su pali. In parallelo si è manifestato un secondo dissesto in corrispondenza del km 46,100. Il cedimento ha comportato la formazione di una depressione profonda, allo stato attuale, di oltre 50 cm e in continua, anche se lenta, evoluzione, soprattutto in occasione di particolari precipitazioni piovose.
L’Anas e la Regione Campania si sono attivate per individuare le fonti di finanziamento necessarie a garantire il ripristino della transitabilità . Nel frattempo sono state eseguite sul posto indagini geognostiche (sette sondaggi con prove di laboratorio, una prova geofisica in foro e tre stendimenti sismici, due inclinometri e due piezometri) ed è stato redatto un progetto esecutivo per il ripristino della viabilità e la messa in sicurezza dell’area. L’intervento prevede la realizzazione di un nuovo rilevato sostenuto da un’opera di presidio su pali e di un sistema di drenaggio del terreno instabile, mediante trincee drenanti, esteso da monte verso valle. Tutte le acque raccolte verranno convogliate al recapito finale mediante un nuovo scatolare. Un simile intervento è previsto in corrispondenza del secondo dissesto. Il tratto di fiume in corrispondenza tratto instabile verrà messo in sicurezza con la realizzazione di opere spondali.
La Direzione Centrale Progettazione di Anas, insieme al Compartimento, ha avviato le procedure di autorizzazione ambientale degli interventi e ha anche attivato contatti diretti con le Soprintendenze, con l’Autorità di Bacino, il Genio Civile e l’Ente Parco. Acquisite le autorizzazioni ambientali e i pareri di merito nella Conferenza di Servizi svoltasi oggi potrà essere approvato il progetto esecutivo e indetta la gara per affidare i lavori. L’intervento dovrebbe essere ultimato in 8 mesi e l’importo del progetto, cofinanziato da Anas e Regione Campania, è contenuto entro i 5 milioni di euro.
– redazione –Â
