Durante la stagione venatoria in corso sono stati predisposti da parte del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Corpo Forestale dello Stato di Vallo della Lucania una serie di controlli atti a prevenire e reprimere fenomeni di bracconaggio nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Ad Aquara, in località Tempa Cavallo, il Comando Stazione Forestale di Ottati ha sorpreso tre persone che esercitavano una battuta di caccia al cinghiale in area protetta.
I bracconieri, di cui uno sorpreso mentre si nascondeva armato nella folta macchia mediterranea insieme al suo cane, dopo essere stati inseguiti sono stati prontamente fermati e identificati dagli agenti. Per loro è scattata la denuncia, il sequestro delle armi e di tutto il munizionamento. Si tratta di tre persone tutte residenti a Roccadaspide.
Per i tre bracconieri, oltre alla contestazione dei reati penali di caccia in area protetta e introduzioni di armi nella stessa area, si prevedono altre sanzioni accessorie come la confisca delle armi e la sospensione della licenza di caccia.
Il monitoraggio delle aree protette e dei territori agro-silvo-pastorali continua con dedizione e impegno da parte degli uomini del Corpo Forestale, per contrastare l’attività venatoria esercitata illegalmente, ma soprattutto per la repressione delle illegalità a danno degli animali e dell’ambiente naturale.
Dall’inizio dell’anno sale a 15 il numero delle persone denunciate dal Corpo Forestale dello Stato per il reato di caccia in zona sottoposta a speciale protezione e per introduzione clandestina di armi.
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