Sono ore di dolore per la Spagna che si trova a fare i conti con i danni causati da un’alluvione che ha colpito la regione di Valencia.
Le inondazioni hanno provocato 95 morti, ma si teme che il bilancio possa salire, e innumerevoli dispersi . La macchina dei soccorsi è in queste ore attiva per garantire aiuti e trovare i dispersi.
La tempesta è stata soprannominata DANA, acronimo di Depresion Aislada en Niveles Altos, ha devastato le regioni centrali della comunità valenciana ed è stata la più violenta dell’epoca. Sono diversi gli italiani presenti a Valencia, che da anni vivono nella comunità per studio e lavoro. Tra questi anche Onofrio Luisi, 26enne ingegnere originario di Auletta.
Onofrio, infatti, vive con la sua famiglia a Saragozza e ieri, mentre lavorava, si è trovato davanti ad uno scenario apocalittico. Raggiunto telefonicamente da Ondanews, ci racconta quanto vissuto in prima persona: “Mi trovavo in un cantiere a 500 metri dal letto del fiume più pericoloso e colpito dalla Dana, ad Alaquás – dice – tutto ciò senza saperlo perché ci siamo ritrovati lì per lavoro senza conoscere la zona”.
“L’acqua era alta 23 metri e larga circa 60 metri e copriva l’intera strada e l’autostrada – continua – qualcosa di inimmaginabile. Siamo usciti dal cantiere prendendo un altro sentiero rispetto al solito: qui purtroppo la sorpresa perché ci siamo resi conto che il solito sentiero era ceduto e non esisteva più”.
Onofrio è abbastanza scosso da quanto accaduto e non nasconde la paura per quanto vissuto: “Se fossimo tornati per la stessa strada di tutti i giorni, forse non saremmo a raccontarlo qua, il destino era scritto. All’arrivo in hotel c’era il caos, l’acqua stava già raggiungendo la reception, la gente cercava stanze disperata. Ma ci siamo resi conto davvero di tutta la distruzione il giorno dopo, con la luce del giorno, quando abbiamo trovato ponti caduti, auto distrutte e ammassate, acqua ovunque, famiglie che non sapevano come tornare a casa né sapevano come stessero i loro cari”.
“E’ davvero agghiacciante e apocalittico, non abbiamo mai visto nulla del genere! Ora si sta facendo un grandissimo lavoro per trovare i dispersi”.
Il giovane ed i colleghi sono riusciti a tornare a casa: “Ci siamo ritrovati nelle nostre case sani e salvi e con una menzione speciale al destino”.