E’ stata presentataĀ ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa nella SalaĀ Caduti di Nassirya di Palazzo Madama, laĀ proposta di modifica della legge istitutiva del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, stilata dalla ComunitĆ Montana Alburni.
Rimodulare i principi per la gestione dellāarea naturale protetta del Parco, istituito con L. 394/91, rivedendo la perimetrazione del territorio di competenza, snellendo laĀ burocrazia e mettendo un argine ai troppi vincoli imposti.Ā Questi i punti focali della proposta avanzata dai Comuni alburnini e relazionata in aula dall’avvocato Edoardo Polacco, protagonisti diĀ un territorio che si sente sempre più vessato dall’Ente e che, fin dallo scorso anno, ha iniziato a lanciare il suoĀ grido d’allarme aprendo una vera e propria “questione Parco”.
All’incontro di ieriĀ il Presidente della ComunitĆ Montana Alburni e sindaco di Roscigno Pino Palmieri, il primo cittadino di Aquara Pasquale Brenca, quello di Petina Giovanni Zito e quello di Sant’Angelo a Fasanella Francesco Tierno, il consigliere comunale di Bellosguardo Claudio Pepe, il consigliere comunale di Roscigno Rocco Mazzei, il vicesindaco di Postiglione Filippo Opromolla, il capogruppo alla ComunitĆ Montana Alburni Francesco Cappelli e il Presidente del Consiglio dell’Ente montano Franco MartinoĀ sono stati accolti dal Vicepresidente del SenatoĀ Maurizio GasparriĀ e dal senatore Francesco Aracri.Ā Presenti insieme alla delegazione anche Virginio Albanese, Responsabile Area Commerciale della Banca Monte Pruno, e Alfiero Albanese, Preposto della Filiale di Sala Consilina dell’istituto di credito, vicini agli Alburni in questa lotta, e una delegazione del comitato “I briganti del Parco“.
“Su 80 Comuni ieri c’era solo una delegazione della ComunitĆ Montana Alburni. – ha detto a Ondanews Pino Palmieri – L’onorevoleĀ Gasparri si ĆØ impegnato nel portare questa tematica all’attenzione della Commissione Ambiente e del Ministro Galletti, dato che anche altri Parchi vivono la stessa situazione e quindi bisogna uscire dai confini territoriali e far emergere il problema a livello nazionale. Qualcosa si sta smuovendo. Ho letto delle dimissioni di Antonio Radano dalla carica di Presidente della ComunitĆ del Parco e gli esprimo tutta la mia solidarietĆ “.
Palmieri, amministratore che lotta per il territorio, fa poi un cenno alle vicende di cui il Vallo di Diano nella fattispecie ĆØ sempre più spesso protagonista. “Si dovrebbe essere compatti, a prescindere dalle appartenenze politiche, e lottare affinchĆØ alcuni servizi non vengano negati, come nel caso del Tribunale e ora del carcere – sottolinea – altrimenti si muore“.
– Chiara Di Miele –Ā
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