Pare avviarsi ad una concreta soluzione la triste vicenda di Emanuele Scifo, l’infermiere 33enne di Battipaglia affetto dalla Cipo (una rara ostruzione cronica intestinale con gastroparesi) e in attesa di un trapianto multiorgani (stomaco, duodeno, pancreas, milza, intestino tenue e crasso) da effettuarsi al Jackson Memorial Hospital di Miami, negli Stati Uniti. PartirĂ , infatti, il 3 novembre per intraprendere il lungo percorso che, si spera, lo condurrĂ alla guarigione. “Vi comunico che stanotte è arrivata la mail con la chiamata che giorno 3 novembre si parte per la visita preliminare – ha scritto Emanuele Scifo sul social network Facebook, rivolgendosi a quanti gli vogliono bene e vivono in apprensione per le sue condizioni di salute – si faranno i vari esami per valutare se si puĂ² fare l’intervento, vista la situazione clinica dopo 7 mesi di attesa“.
Un calvario, quello di Emanuele, che ha toccato varie stazioni, compresa quella molto importante della solidarietĂ di tanti che, insieme all’Asl Salerno e alla Regione Campania, hanno fatto sì che l’ingente somma di denaro (circa 1 milione di euro) necessaria per l’intervento chirurgico, la degenza e le spese per poter rimanere negli States (circa 9 mesi) venisse coperta. Una corsa contro il tempo, contro una malattia che non concede tregua, che affievolisce corpo e spirito e che non consente al giovane infermiere di alimentarsi normalmente. Granelli di sabbia in una clessidra, quella della vita di Emanuele, che negli ultimi tempi sembravano scorrere sempre piĂ¹ velocemente, alimentando anche dissapori, amarezza e polemiche tra quanti si sono battuti per la sua triste causa.
“Vi ringrazio di cuore per la vicinanza e l’affetto dimostratomi – conclude Emanuele, che non perde occasione per mostrare a tutti la sua immensa gratitudine – scusatemi, ma in questi giorni non rispondo al telefono ma utilizzerĂ² questo periodo di attesa per ricaricarmi e pregare che vada tutto bene e che possa ancora vincere questa battaglia“.
– Chiara Di Miele –Â